è per lavoro

Vuoi organizzare un evento? Parti(y) dal Rosario.

Io se penso al più grande organizzatore di eventi della storia penso a mio padre.

Prima dei cocktail party, del lancio di brand, di blogger affermati, di newsletter e siti c’era lui con i suoi rosari in giardino.

L’ultimo l’ha organizzato ieri: sulle loro seggioline intente a sgranare corone, ottanta persone. Raga, OTTANTA persone. A quanti eventi avete presenziato che contassero un numero così alto di partecipanti accorsi a titolo gratuito? Io un paio e basta.

Quando ho cominciato a fare questo lavoro del quale non sapevo assolutamente nulla ho seguito i suoi insegnamenti che, beh, hanno sempre funzionato.

Vi svelo quali sono le sue tattiche: in ogni caso contattatemi che posso intercedere e farvi avere una consulenza.

  • Il tema

Un evento senza tema non ha ragione di esistere, pensateci bene. Qui parliamo di fede. Nel caso specifico, essere grandissimi fan di Padre Pio è fondamentale. Ieri era infatti l’anniversario della nascita del frate cappuccino più citato nei meme di tutto il mondo.

  • Il tempo

Le cose fatte all’ultimo minuto vengono sempre male. Organizzatevi per tempo e prevedete sempre un piano b. In questo caso si parla di una settimana prima ma solo perché i partecipanti sono quasi tutti fidelizzati.

  • Il target

Chi volete partecipi al vostro evento? Con chi volete allacciare rapporti? Chiedetevelo sempre prima di mandare inviti a mezzo mondo. Qui il target è rappresentato da persone over 65, essenzialmente donne, con molto tempo libero e molte immaginette della Madonna nella borsetta. Frequentano le parrocchie, amano le toghe e confessare i loro peccati. Indossano scialli di lana, bevono acqua a temperatura ambiente, vanno a dormire presto. Non hanno la patente ma mariti rassegnati che le scarrozzano ovunque.

  • La location

Trovare il posto giusto è una scelta decisiva. In questo caso si tratta del giardino di casa propria. Non ci sono costi d’affitto da sostenere ma serve molta cura durante tutto l’anno per rendere l’ambiente piacevole. Giardinaggio spinto quindi. L’investimento maggiore è sulle sedie: leggere, lavabili, impilabili, resistenti alle intemperie. Molte.

  • La promozione

Scegliete i canali per pubblicizzare il vostro evento basandovi sul target di riferimento. Qui parliamo di persone che hanno appena scoperto il magico mondo di internet ma non sanno usare una mail. Possiedono uno smartphone, di solito regalo di natale dei propri figli. Rispondono a tutte le telefonate, anche a quelle degli operatori Vodafone. Usano whatsapp. Quindi via ai messaggi (ho insegnato a mio padre il copincolla, mi ha guardato ammirato per ore) seguiti da una telefonata di conferma, nella quale si può chiedere anche come va la sciatica, dipende dal livello di confidenza.

  • La lista

Come per gli eventi à la page, anche qui c’è una lista dei partecipanti che va spuntata una volta appurata la presenza. Piazzatevi davanti all’ingresso: saluti, baci, abbracci, che bello che sei qui, lo tieni il giacchettino che a una certa scende l’umidità.

  • La guest star

Chiamatelo come volete: influencer, guest star, ospite d’onore; ci vuole qualcuno o qualcosa che renda l’evento speciale, che faccia da attrazione. In questo caso, una statua gigante di Padre Pio piazzata strategicamente su un piedistallo e il prete più simpatico del paese a certificare che qui non si scherza, mica come le vecchiarelle nel mese mariano che pregano davanti alla boccetta di plastica dell’acqua santa di Lourdes.

  • L’attenzione per i dettagli

Gli ospiti sono speciali. Stanno dedicando il loro tempo a voi, non dimenticatelo. Chiedete sempre di cosa hanno bisogno e tenete a portata di mano cuscini, copertine, bicchieri d’acqua e ceri votivi. Saranno questi piccoli accorgimenti a rendere il vostro evento degno di essere ricordato negli annali dei rosari in giardino.

  • Un microfono

Le persone di una certa età tendono a sentire poco. Recitare la novena utilizzando un microfono è cosa buona e giusta, così nessuno si perderà i pezzi e l’effetto finale sarà come quello di un concerto con la gente che canta insieme la stessa canzone.

  • Saluti finali

Questo è il momento più importante per capire se il vostro evento ha avuto successo, il momento feedback insomma. Salutate, ringraziate, chiedete se sono stati bene e infilate con nonchalance nella conversazione la data del prossimo incontro, raccomandandovi di portare amiche e amici che condividono le stesse passioni.

Mio padre ha vinto, vincete pure voi.

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Le mie amiche pregano la Madonna di Casal Bruciato

8 pensieri riguardo “Vuoi organizzare un evento? Parti(y) dal Rosario.

Dai, dicci un fatto pure tu! :)