Cari 7,8 lettori di questo blog,
no, non sono morta. Non ho contratto la difterite mentre viaggiavo su una diligenza: mi è solo successa una cosa bellissima. HO TROVATO LAVORO. Ok, è già finito però che c’entra, non ve lo dovevo dire?
Dal 26 dicembre al 19 gennaio ho seguito l’Antologia di Antonio Rezza e Flavia Mastrella presso il teatro Vascello, qui a Roma. Un lavoro meraviglioso e tragico al tempo stesso. Meraviglioso perché la gente è capace di chiederti cose inaudite e tragico perché è finito troppo presto.
Chi legge il mio blog, chi mi segue su twitter sa molto più dei miei parenti stessi in che stato mi avesse gettato la disoccupazione. “Larvale” è il primo aggettivo che mi viene in mente. Poi una mattina, mentre vagavo fra la cucina e il bagno, indecisa se farmi lo shampoo oppure abbandonarmi sul divano inerme, ricevo una telefonata. E’ Silvia Vecchini (@Silve_rye) che mi propone di lavorare per Antonio. Da quel momento in poi non ho capito più nulla. I giorni sono passati veloci, ho riso tantissimo, mi sono incazzata a bestia, ho fumato molto, bevuto e mangiato poco, dormito a tratti, ma sono tornata giovane, sono tornata io.
Per questo dico GRAZIE, grazie infinitamente a Silvia che mi ha regalato un motivo per svegliarmi al mattino; ad Antonio e Flavia che sono stati buoni, pazienti, attenti, premurosi, i datori di lavoro che mai avrei immaginato potessero esistere. Loro mi hanno insegnato a correre. Grazie a Ivan Bellavista per le risate, i caffè, i furti, i cioccolatini, i libri usati, la giovinezza che avevo dimenticato. Grazie a Winny che condivideva con me il delirio delle richieste su dove fosse la toilette. Grazie a tutti coloro che sono venuti a trovarmi mentre interpretavo la piccola fiammiferaia al banchetto dei libri: @Solaconuncane, @Daxest, @Rollingturtle, @Sciarlotta, @Michiamomita, @Psymonic. Grazie a Compare Alfio che mi ha atteso pazientemente la sera. Grazie ai venditori di rose sul N2, compagni di ritorno.
Ok, ritirate i kleenex. Un altro fatto è che Adelphi ha scontato del 25% tutti i libri del catalogo. Questo ha significato solo una cosa: povertà immantinente.
Ecco il bottino che mi sono aggiudicata.
Ora. Al momento sono di nuovo disoccupata. Insomma, basta comprare libri, mi devo contenere, almeno per un po’. Detto questo ho deciso di lanciarmi nel famoso Project 10 books di cui ho letto sul blog di Ilenia Zodiaco (Con amore e squallore).
Ecco i titoli che ho scelto:
– Il corpo estraneo, Marco Montanaro, Caratteri mobili
– Cambiare idea, Zadie Smith, minimum fax
– La piramide del caffè, Nicola Lecca, Mondadori
– Storie americane, Joyce Carol Oates, Marco Tropea editore
– Anime morte, Nikolaj Gogol’, Feltrinelli
– L’educazione sentimentale, Gustave Flaubert, Feltrinelli
– Auto da fé, Elias Canetti, Adelphi
– Pasto nudo, William S. Burroughs, Adelphi
– Racconti di Pietroburgo, Nikolaj Gogol’, Adelphi
– Dieci dicembre, George Saunders, minimum fax
Volete provarci anche voi? Non lasciatemi sola a piangere davanti ad ogni libreria che incontro!
Distinti saluti e baci
Un po’ speravo che quel 75 non passasse mai 🙂
Dai, che se avevi il capogiro per l’attesa! 😀
Secondo me ho accusato in ritardo l’imbarazzo provocato da Rezza che mi tira in mezzo, o non si spiega!
Nella foto compare ” Follia “. E’ un libro MERAVIGLIOSO !
Per il resto… Buona fortuna 😉
Follia l’ho letto subito, bellissimo, impossibile lasciarlo sul comodino! 🙂
oh il libro di marco ❤
L’ho preso alla fiera della piccola e media editoria, non vedo l’ora di leggerlo 😉